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CONFERENZA DI DAVID LUCIDI
Giovedì 12 dicembre 2024, ORE 17, SALA ROSSETTI, PALAZZO DEI DIAMANTI
La scultura a Ferrara al tempo di Alfonso I d’Este
Giovedì 12 dicembre, alle ore 17.00, presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti, terminerà il fortunato ciclo di conferenze, accolto con grande interesse da parte del pubblico, a corredo della mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso.
L’ultimo appuntamento, dal titolo La scultura a Ferrara al tempo di Alfonso I d’Este, sarà tenuto da David Lucidi, storico dell’arte e autore di uno dei saggi del catalogo pubblicato in occasione della rassegna.
Il Cinquecento si apre a Ferrara con un’intensa attività urbanistica promossa da Ercole I d’Este con la famosa Addizione erculea, affidata a partire dal 1492 all’architetto di corte Biagio Rossetti con l’intento di trasformare il volto dell’antica città medievale in un polo moderno, più esteso e fortificato.
Da subito appare ben chiara la volontà di Alfonso I d’Este di discostarsi sia a livello politico che culturale dal modello di principe interpretato fino a quel momento da Ercole I. La sua ascesa segna, infatti, un significativo cambio di rotta anche nel mecenatismo di corte, guidato da nuove aspirazioni intellettuali e con uno sguardo orientato ai fasti dell’antica Roma a e alle opere di Michelangelo e Raffaello. La nuova politica artistica del duca vede l’ascesa di tre nuovi astri della pittura ferrarese, Garofalo, Mazzolino e Dosso, la cui attività giunse a colmare il vuoto creatosi a seguito della morte di Francesco del Cossa nel 1478, dell’allontanamento di Lorenzo Costa, della morte di Cosmè Tura (1495) e di Ercole de’ Roberti (1496). Dalle ceneri della tradizione estense matura dunque un duplice asse culturale volto al colorismo veneto e alla superba magniloquenza antichizzante romana, che a partire dal 1516 andò ad abbracciare anche la produzione scultorea.
Entrata libera fino ad esaurimento posti.
Info: www.palazzodiamanti.it, 0532 244949